Articolo di Michele Caricato – Addestratore Cinofilo – Dog Teller

Michele Caricato Dog Teller

Sommario:

Siamo sempre molto contenti di vedere il nostro amico a quattro zampe felice quando gli presentiamo la sua ciotola e quando in men che non si dica le sue crocchette sono spazzolate via velocemente.

L’appetito, come per noi, è sicuramente sintomo di buona salute ed equilibrio.

Quando invece il nostro amico inizia a voler ingerire altri materiali non propriamente commestibili le cose cambiano.

Può essere normale, per un cucciolo, il bisogno di mordicchiare oggetti di una certa consistenza per appagare la sua necessità esplorativa o di esercitare la sua bocca.

Anche gli adulti conservano l’immenso piacere di sgranocchiare per ore un osso o i suoi corrispettivi creati appositamente per i cani ma può capitare che le attenzioni sia indirizzate verso oggetti pericolosi, preziosi o comunque non preposti a quella funzione (ciabatte, fazzoletti, calzini, sassi, cacche canine o di altri animali).

Se invece di sgranocchiarli siamo di fronte alla ingestione degli stessi (per le cacche succede sempre perché non sono piacevoli da sgranocchiare) il problema però è notevolmente più grave.

Come insegnare al cane a non mangiare le feci

Cominciamo dalle cacche.

La mamma del vostro cucciolo mangiava regolarmente le cacchine dei suoi piccolini per tenere pulito il posto in cui dovevano riposare ed evitare così la possibilità che si scatenassero infezioni o altro.

Alcune cacche (per esempio quella del cavallo) contengono tantissimi importanti nutrienti che il cane identifica come fondamentali per la sua salute.

La cacca del gatto è invece una droga irresistibile perché spesso l’alimentazione dei felini è ricca di componenti che non sono presenti in quella del cane.

Per il settore defecazione quindi possiamo dire che parte da istinti naturali e spesso non è una manifestazione di problemi comportamentali e aggiustabile in alcuni casi con dei semplici integratori che il vostro veterinario saprà indicarvi.

Come insegnare al cane a non mangiare le proprie feci

Capita a volte che il cane mangi o tenti di mangiare le proprie feci.

Questo può accadere per uno dei motivi di cui sopra o può dipendere dal fatto che la quantità e/o la qualità dell’alimentazione non sia adeguata al soggetto.

Se il cane non digerisce bene e non assimila completamente i componenti dell’alimentazione, parte di essi viene espulsa nelle feci emanando odori graditi che stimolano il senso di appetito del cane.

Spesso il mangiare le proprie feci può diventare un "vizio" che è opportuno stroncare sul nascere:

  • Accertati che il cane mangi delle crocchette di buona qualità con un’ alta percentuale di proteine animali che devono comparire sempre al primo posto in etichetta
  • la razione giornaliera deve essere adeguata alla taglia, all'attività fisica e alle condizioni di vita del cane. Le tabelle alimentari che si trovano sui sacchi delle crocchette sono solo un'indicazione, i cani sono molto diversi tra loro e anche il loro metabolismo
  • Un indizio per capire che il cane sta assimilando bene è dato dalla quantità ridotta delle feci che devono essere solide e ben formate
  • Tieni sempre pulito il giardino eliminando le feci più velocemente possibile perché il cane non abbia modo di innescare o continuare questa sgradevole abitudine

    Come insegnare al cane a non mangiare le cose da terra

    L’ingestione di altri oggetti è invece altamente pericolosa e segnale di malessere del cane.

    Spesso è semplice iper attività cioè un accumulo di energia che essendo in eccesso deve essere scaricata in qualche modo.

    Assicurarsi che il nostro cane faccia abbastanza attività fisica e mentale è la base per risolvere questo problema.

    Per i semplici furti (ruba un calzino e non vuole restituirlo) di solito consiglio di preparare qualche semplice scherzetto per fare desistere il nostro amico: ad esempio potete legare ad un calzino uno spago alla fine del quale mettere un palloncino gonfiabile. Quando il cane ruberà il calzino (opportunamente posizionato) il palloncino si muoverà rimbalzando e, sorprendendo il cane, bloccherà la sua azione.

Come insegnare al cane a non mangiare da estranei o bocconi avvelenati


Questo argomento è un po’ più complesso rispetto ai precedenti perché entriamo maggiormente nel settore dell’addestramento e la riuscita di questo punto dipende da diversi fattori che andiamo a vedere assieme:

  • La razza: ci sono molte razze che sono state selezionate per avere una naturale diffidenza verso estranei che offrono il cibo e che sono maggiormente sospette se trovano cibo per terra. Questo fattore è importante perché è semplice per un Pastore Maremmano Abruzzese ma complicato per un Labrador rinunciare ad un bocconcino offerto o trovato
  • Abitudine: Fondamentali sono le abitudini sin da cucciolo: mangiare ad orari precisi e solo ed esclusivamente dalla ciotola possono aiutare a costruire questa attitudine
  • Esperienza negativa: nella storia dell’addestramento si sono usati svariati trucchi per creare delle sensazioni negative al cane quando si approcciava ad un boccone trovato oppure offerto: *La persona che offre il cibo quando il cane si avvicina fa scoppiare un palloncino o altro rumore fastidioso; *Il bocconcino che è per terra è inserito in una mini trappola per topi (che non possa nuocere al cane ma che lo faccia spaventare quando scatta). Questi metodi non sono l’ideale per il "fai da te" quindi in linea di massima sconsigliati senza la supervisione di un esperto.
  • Rinforzo positivo: probabilmente meno efficace (perché necessita di più tempo e allenamento) ma più sicuro e senza effetti collaterali. Una tecnica di partenza può essere di insegnare al cane a guardarci quando trova un bocconcino. Per questo lavoro però è importante che il cane abbia già una buona obbedienza di base e i primi rudimenti del clicker training.


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