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Quando un cane è da considerare anziano?

Alcuni testi, come le linee guida della Fediaf (Federazione Europea dell'Industria degli Alimenti per Animali da Compagnia), indicano come riferimento generale i 7 anni di età.

In realtà però non c’è una risposta univoca ed ogni soggetto andrebbe considerato a sé, perché molte variabili possono avere un’influenza:

  • Razza
  • Alimentazione
  • Stile di vita
  • ecc. ecc.

In particolare la taglia è uno dei fattori da incidono maggiormente per stabilire a quale età un cane possa essere considerato anziano, infatti i cani di grossa mole hanno solitamente una vita più breve e il loro invecchiamento inizia prima (intorno ai 6-7 anni); mentre i cani di piccola taglia hanno un’aspettativa di vita più lunga, quindi li possiamo considerare anziani a partire dai 9-10 anni.

Quali fabbisogni possono cambiare nel cane anziano?

Normalmente i cani anziani fanno meno attività fisica e la loro struttura corporea si modifica, tende infatti a perdere massa magra e ad accumulare massa grassa.

Per questo motivo, spesso si considera una riduzione del fabbisogno calorico del 10-20% rispetto al soggetto adulto, in modo da ridurre il rischio di sovrappeso.

Tuttavia questo non è sempre valido: infatti alcuni cani anziani, soprattutto se molto avanti con l’età, tendono a perdere peso perché le loro capacità di digestione non sono più ottimali.

In questi casi, dunque, la riduzione dell’apporto calorico non va applicata e sarebbe opportuno utilizzare alimenti altamente digeribili.

Spesso si ritiene che i cani anziani debbano assumere meno proteine rispetto ai più giovani, per proteggere i reni, in realtà, se la funzionalità renale non è compromessa (questo va confermato dal medico veterinario curante tramite una visita clinica e le analisi del sangue e delle urine), le proteine non andrebbero ridotte in maniera eccessiva, perché questo può peggiorare la perdita di massa magra.

Quali integrazioni possono essere utili per l'anziano?

Con l’avanzare dell’età spesso insorgono problematiche articolari, soprattutto nei soggetti di grossa taglia o sovrappeso.

Per contribuire a mantenere le cartilagini in salute può essere utile somministrare condroprotettori, come

  • glucosamina
  • condroitin solfato
  • cozza verde


Anche gli Omega 3, per esempio contenuti negli oli di pesce, sono un valido aiuto per supportare la salute delle articolazioni.

Gli Omega 3, in particolare il DHA, contribuisce anche a mantenere la funzionalità cognitiva, che nei soggetti molto anziani può iniziare a compromettersi.

Infine può essere utile supportare il sistema immunitario, che può risultare più debole: integrazioni con antiossidanti (per esempio vitamina C ed E) o con zinco possono essere utili.

Per il cane anziano sono meglio le crocchette o il cibo umido?

Con la vecchiaia sono più frequenti le problematiche dentali, inoltre il senso del gusto e dell’olfatto possono ridursi: per questi motivi, potrebbe sembrare che alcuni cani anziani abbiano meno appetito. In questi casi si può provare ad aggiungere dell’umido mescolato con gli alimenti secchi abituali, magari riscaldato per esaltare ancora di più l’aroma.

La redazione scientifica Dogbauer alimentazione di ricerca.

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